Storia

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La prima presenza dell’uomo in Val di Vara risale al Paleolitico, ma è nell’età dei metalli che si assiste ad un più intenso popolamento della valle, testimoniato dai numerosi insediamenti rinvenuti. Rilevanti sono le testimonianze di attività estrattiva: a Maissana si trova il sito archeologico della Valle di Lagorara, di importanza eccezionale, una cava di diaspro utilizzata dall’uomo preistorico 5000 anni fa.

Successivamente i Liguri, in particolare le tribù che abitavano la parte media e superiore della valle, furono assoggettati dai Romani, i quali limitarono la loro presenza al controllo delle zone costiere, penetrando raramente all’interno.
Le popolazioni locali erano dedite soprattutto alla pastorizia a all’agricoltura; queste attività si mantennero anche con la successiva conquista da parte dei Bizantini e dei Longobardi nel 641. I secoli successivi saranno caratterizzati dalle lotte di dominio tra le famiglie feudali, tra le quali i Fieschi ed i Malaspina, e la città di Genova, che vedeva consolidato il suo potere a partire dal ‘500 con l’inizio dei “secoli genovesi”. Nel 1923 la Val di Vara con tutto il suo territorio entrava a far parte dell’appena costituita Provincia di La Spezia.

I paesi si susseguono uno all’altro, ognuno con tante storie, realtà, culture diverse. Sede di attività economiche e centro agricolo un tempo conosciuto per l’industria produttrice di pipe è Sesta Godano. Luogo di leggende, come quella che vuole l’apparizione della Madonna al santuario di Roverano è Carrodano. Poi vi è Rio, Groppo e Montale, caratteristici per la presenza di ottimi vitigni; il paesino di Montale caro a Mario Soldati che ne esaltò il costume, la freschezza dell’ambiente e il buon vino, prodotto in diverse qualità. Le antiche origini di questi borghi sono confermati dalla presenza di necropoli del VI secolo a.C.

Anche le origini del Borgo di Carro sono molto antiche ed alcuni studiosi le fanno risalire al periodo del dominio romano. Rocchetta Vara fu probabilmente un antico insediamento preromano, come testimoniano i reperti archeologici del II millennio a.C. ritrovati nella vicina Suvero e la statua stele rinvenuta al confine con Zignago. I comuni più a est della valle tra cui Rocchetta Vara furono dominati dai Malaspina, padroni di questi territori fino all’abolizione del feudalesimo nel 1797.

Di particolare rilievo il “il Borgo rotondo” per eccellenza; la sua pianta fu ideata su un modello che prevedeva case murate tutte uguali tra loro, disposte su un perimetro circolare, al cui centro doveva sorgere la piazza con il mercato, e la cui apertura doveva essere sorvegliata dal Castello dei conti Fieschi. Si tratta di un vero e proprio progetto di insediamento attuato dai Fieschi tra la fine del XIII ed l’inizio del XIV secolo, quando la casata stabilì il proprio controllo nell’Alta Val di Vara.

Le diverse culture e le numerose dominazioni hanno lasciato tutte preziose testimonianze. La probabile origine bizantina è ricordata dai toponimi di derivazione greca e dai resti rinvenuti sotto il Castello dei Fieschi; tesori del seicento e del settecento come l’Oratorio dei SS. Antonio e Rocco, la chiesa e il Convento di S. Filippo Neri e S. Teresa d’Avila raccontano la stabilità ed il benessere dell Repubblica di Genova.